Howlin' Wolf (1910-1976)
Chester Arthur Burnett alias "Howlin' Wolf" nasce a White Station nel Mississippi il 10 giugno 1910. Vicino a lui lavorava Charlie Patton, che cominciò ad avvicinarlo alla chitarra. Nel 1928 comincia a suonare nel sud, e conosce Robert Johnson e Sonny Boy Williamson: quest'ultimo oltre che a sposarsi con sua sorella gli insegna a suonare l'armonica.
Nel 1952 arriva il passo fondamentale della sua carriera. Howlin Wolf va a Chicago e inizia a suonare con Muddy Waters nei locali più importanti della città. Sono gli anni in cui in quei locali si costruiva un nuovo stile musicale, che presto sarebbe stato identificato nel Blues elettrico di Chicago, ripreso per filo e per segno da tutti i più grandi artisti bianchi del secolo. Howlin Wolf forma un gruppo fantastico col pianista Otis Spann e Willie Dixon al basso, quest'ultimo un musicista che avrebbe scritto buona parte dei successi di Wolf. Fino al 1960 incide quindi brani come "No Place to go", "Forty Four", "Evil is going on", "Who's been talking", "Moanin for my babe".
Nel 1960 inizia ad essere richiesto dai più grandi Festival Blues americani, come quello di St. Louis dove incontra Elmore James. Nel 1961 pubblica "Down in the bottom", "Little red rooster", "You'll be mine", "Built for comfort", "I ain't superstitious".
Nel 1961 c'è anche tempo per andare in Inghilterra per alcuni concerti, ma anche se fu apprezzato dalla critica non ebbe successo come ad esempio lo aveva avuto Muddy Waters.
Nel '73 inizia la sua decadenza fisica: a seguito di un incidente stradale rimane gravemente malato ai reni, che lo porterà solo 3 anni dopo alla morte a seguito di una disperata operazione non riuscita.
Il 10 gennaio 1976 viene così tristemente ricordato, come un giorno che ha tolto dal mondo una voce come quella di Howlin Wolf, unica nel mondo del Blues.
Little red rooster (2,3 MB)
How many more years (2,5 MB)
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