18 aprile 2009

Il Blues texano

Stevie Ray Vaughan (1954-1990)

Stephen "Stevie" Ray Vaughan (Dallas, 3 ottobre 1954 – East Troy, 27 agosto 1990) è stato un chitarrista Blues statunitense.

Nasce a Dallas da Jim e Martha Vaughan, ma si trasferisce in giovane età ad Austin, Texas. Inizia sin da piccolo a suonare la chitarra, seguendo le orme del fratello maggiore Jimmie (anche lui rinomato musicista, futuro chitarrista dei Fabulous Thunderbids).

A 17 anni abbandona la scuola per dedicarsi completamente alla musica.

Stevie è totalmente autodidatta e senza alcuna conoscenza della teoria musicale: suona, canta e compone "ad orecchio". In un'intervista del 1983 racconta come si trovasse spesso ad esercitarsi automaticamente guardando alla televisione trasmissioni sportive.

Il primo gruppo di cui fa parte sono i Cast Of Thousands, nel 1971. Nel 1973 passa ai "Nightcrawlers", coi quali incide un demo. Dal 1975 fa parte dei Paul Ray & the Cobras con i quali registra l'album "Texas Clover", particolarmente ricercato tra i collezionisti.

Con lo scioglimento dei Cobras nel 1977 forma i Triple Threat Revue, unendosi alla cantante Lou Ann Barton. Dopo i primi successi nei locali dell'area di Austin, il gruppo cambia nome in Double Trouble (ispirandosi all'omonima canzone di Otis Rush), e Stevie Ray Vaughan ne diventa leader. Oltre a lui, il gruppo comprende il batterista Chris Layton e il bassista Jackie NewHouse. Nel novembre del 1979 questa formazione incide un album che non verrà mai pubblicato ufficialmente. Il repertorio della band è blues-rock and roll. Iniziano le prime apparizioni radiofoniche importanti (una delle quali sarà pubblicata postuma nell'album In The Beginning).

La cantante Lou Ann Barton lascia la band nel 1980 e Tommy Shannon prende il posto di Jackie Newhouse nel 1981, venendo a comporre la formazione definitiva che accompagnerà Stevie Ray Vaughan al successo.

Il produttore Jerry Wexler si accorge di Vaughan su indicazione di Mick Jagger e nel luglio del 1982 lo porta assieme con i Double Trouble al Montreux Jazz Festival. L'esibizione, nonostante i copiosi fischi della platea poco abituata alle crude sonorità di un chitarrista d'estrazione blues, suscita l'interesse della star internazionale David Bowie presente tra il pubblico, che decide di ingaggiarlo per la registrazione del disco "Let's Dance" e per il tour mondiale seguente all'album. A pochi giorni dall'inizio del tour, però, Vaughan abbandona Bowie poiché poco appagato nel suonare un genere di musica a lui poco congeniale, e torna in Texas dai Double Trouble.

Il 1983 è l'anno del debutto di Stevie Ray Vaughan & Double Trouble con l'album Texas Flood, inciso grazie al produttore John Hammond per la Columbia Records. Grazie anche all'aiuto di Jackson Browne (anch'egli presente all'esibizione di SRV a Montreux) che mette a disposizione gratuitamente i propri studi di registrazione, l'album viene registrato in soli tre giorni. Alcuni dei brani pubblicati sono stati interamente registrati in presa diretta, senza alcuna minima aggiunta o modifica successiva.

Il successo è confermato e accresciuto anche con l'album successivo: Couldn't Stand the Weather (1984), che comprende una delle più celebri esecuzioni di Stevie Ray Vaughan: "Voodoo Child" di Jimi Hendrix. Il tour promozionale tocca la Danimarca, la Finlandia, la Norvegia, la Svezia, la Germania, l'Australia, la Nuova Zelanda e il Canada. L'ironico video musicale del brano Cold Shot viene trasmesso frequentemente anche in Italia.

Nel 1985 esce l'album Soul To Soul che vede l'inserimento nel gruppo del tastierista Reese Wynans, considerato come il terzo Double Trouble (anche se non ne farà mai ufficialmente parte). I brani rivelano una connotazione più prettamente rock dei precedenti, distaccandosi dai suoni grezzi e dalle armonie blues dei lavori iniziali. L'album ha una grande risonanza internazionale.

Il 1985 è anche l'anno del ritorno al Festival di Montreux, questa volta nelle vesti di acclamata star internazionale. Lo show tenuto il 15 luglio è di grande intensità: degna di nota la versione di "Tin pan alley", suonata in coppia col bluesman Johnny Copeland. L'esibizione di Montreux, presente sull'album "Blues Explosion", lo porta alla vittoria di un Grammy Award.

Il tour promozionale dell'album Soul to Soul tocca anche Svizzera, Francia, Olanda, Finlandia, Svezia, e Giappone. Il 14 luglio 1985 Stevie Ray Vaughan si esibisce per la prima volta in Italia, all'Umbria Jazz Festival di Perugia.

L'abuso di alcol e droga fanno crollare il fisico di Vaughan, che durante una tappa del tour in Germania viene colto da collasso (nell'ottobre del 1986). Il ricovero in ospedale e il successivo periodo di disintossicazione in un centro della Georgia lo tengono lontano dalle scene per quasi due mesi.

Sul finire del 1986 esce il primo album live dell'artista (Live Alive!), che raccoglie alcune delle migliori esibizioni dell'estenuante tournée del periodo precedente, tra le quali alcuni inediti. Anche quest'album riscuote un buon successo.

Il ritorno in studio nel 1989 coincide con l'uscita dell'album In Step, col quale vince un Grammy Award nella categoria "Best Contemporary Blues Record" (miglior disco blues contemporaneo) anche grazie al record di vendite (più di un milione di copie). Pur rimanendo il blues una delle componenti più importanti del suo stile, il disco denota un'ulteriore flessione verso il rock melodico, distanziandosi sempre più dalle sonorità grezze di inizio carriera.

La notte del 27 agosto 1990, all'Alpine Valley Music Theater, vicino a East Troy, Wisconsin, dopo aver partecipato ad un grande concerto con Eric Clapton, Robert Cray, Buddy Guy e il fratello Jimmie, sale su un elicottero per tornare al suo albergo di Chicago. Come dichiarato in seguito dallo stesso Clapton, Vaughan, stanco per il concerto, chiede di prendere il posto di Clapton e partire per primo. Poco dopo il decollo il veivolo si schianta contro una collina a causa della fitta nebbia e della probabile inesperienza del pilota in simili condizioni atmosferiche. Le tre persone a bordo, un collaboratore di Eric Clapton, il pilota, e Stevie Ray Vaughan, muoiono nell'incidente. Le ricerche inizieranno solo la mattina seguente.

(Tratto liberamente da Wikipedia)


Sito ufficiale

Stevie Ray Vaughan website



Canzoni (mp3)

Pride and Joy (3,5 MB - MP3)
Texas Flood (3,5 MB - MP3)



Facebook

Profilo Facebook Stevie Ray Vaughan



 YouTube